Siedono in fondo al campo, circondanti di cavi e telecamere, sono un pezzo fondamentale delle squadre di alto livello e contribuiscono a migliorare le performance di atleti e allenatori: sono gli scoutman, gli statistici della pallavolo.
Abbiamo incontrato Fabrizio Fregosi e Matteo Bombardi, rispettivamente scoutman della Serie B2 e C femminile e Serie B e C maschile, per chiedere loro da dove nasce la passione per i dati statistici e come si fa a diventare scoutman.
Quando hai iniziato a fare lo scoutman?
Fabrizio, La data esatta non me la ricordo, ho sempre avuto interesse per le statistiche relative alla pallavolo, anche quando si facevano ancora a mano. Poi arrivato all’Anderlini ho avuto la possibilità di iniziare ad utilizzare le prime versioni dei programmi di scautizzazione che si trovavano e da lì ho iniziato a cercare di migliorarmi di anno in anno nella capacità di scoutizzare confrontandomi anche con allenatori o altri scoutman. Probabilmente la prima occasione è stata alle finali nazionali Under 14 Femminili in Valcamonica con le ragazze del ’90.
Matteo, E’ nata dalla necessità di affiancare la Serie B della Anderlini nella stagione 2018/2019 che al momento ne era sprovvista, mi è stato offerto il ruolo di scoutman, che ho accettato molto volentieri. In quanto era la prima volta per me, mi è stato fornito un corso di formazione da Tiebreaktech, in particolar modo da Francesconi, insieme all’aiuto di Andrea Sassi che mi hanno fornito le basi necessarie per l’avviamento e le prime prove di questa esperienza.
Fabrizio, se dovessi scegliere qual è la cosa più importante per uno scoutman, quale sarebbe?
Si potrebbe rispondere in due modi: dal punto di vista tecnico avere la capacità di valutare velocemente in diretta un fondamentale ed associarlo immediatamente ad un codice di riferimento. Ma in particolare una grande passione, perché ha volte ti trovi a dover fare gli scout in condizioni non ideali e sei spesso il primo che arriva e sicuramente l’ultimo che se ne va
dalla palestra… ma poi il lavoro continua anche dopo se cerchi di fare le cose nel modo più professionale possibile. Questa era la risposta formale, la risposta vera invece è… avere una grande pazienza con gli allenatori che hanno sempre fretta di avere
tutto pronto!!! (dice ridendo, ma non troppo).
Matteo, il ruolo di scoutman è oramai imprescindibile per le squadre di alto livello. Qual è secondo te l’importanza di avere uno scoutman?
Per le squadre di alto livello aver uno scoutman è ormai sempre più fondamentale, al fine di avere dei dati pronti in tempo reale e riuscire a fornire il giusto apporto allo staff e alla squadra. Ma ancor di più fondamentale è la preparazione delle gare e delle squadre avversarie, per riuscire a capire come affrontare al meglio la prossima partita, in base all’avversario che ti si presenta.
Fabrizio, Ricoprendo questo ruolo, come aiuti la tua squadra?
Negli ultimi anni con l’evoluzione dei programmi di scoutizzazione e delle analisi video, ritengo che questa parte sia diventata molto importante. In partita si possono mandare sempre più dati che posso aiutare lo staff nella preparazione della gara e nella gestione della gara stessa. Ma la cosa più importante, in particolare con ragazze giovani come le nostre, sia quello di riuscire ad avere velocemente tanti video dedicati ad ognuna di loro e dati sulla loro performance durante le gare o la stagione, in modo da poter poi migliorare ed indirizzare il lavoro in palestra facendogli rivedere quello che fanno meglio o gli errori.
Per chi desidera intraprendere questa strada, quali consigli ti senti di dare?
Matteo, Il consiglio che mi sento di dare per chi vuole intraprendere questa strada è l’estrema passione che ci devi mettere, perché si sa che lo scoutman è il primo ad arrivare e l’ultimo ad uscire dalla palestra. Da quando ho incominciato è cambiato totalmente il mio modo di vivere le partite, in quanto mi sento molto più coinvolto e la vivo molto più da vicino la singola partita e l’avvicinamento alla gara, perché in minima parte mi sento responsabile del risultato che si andrà a conseguire.
Abbiamo capito quindi che lo scoutman è un ruolo profondamente integrato nelle squadre di alto livello, animato da persone che amano la pallavolo in maniera viscerale. Oggi esistono tante opportunità e software che agevolano il lavoro. Anderlini ha deciso di adottare TieBreakTech, un’azienda che crea strumenti di supporto per il volley, ad alto contenuto tecnologico ma di facile ed immediato utilizzo. I suoi prodotti, utilizzati dalla Serie A sino alle categorie giovanili, spaziano da software ed app per la rilevazione statistica, siti web per società sportive, servizi di condivisione online di video tecnici, sino ad arrivare a servizi dedicati a Federazioni e Leghe sportive. Per più info, visitare il sito.