Per tutti allenatori di pallavolo femminile dall'Under 13 in su

MODELLI TECNICI DI PALLAVOLO FEMMINILE: DALL’UNDER 13 ALL’UNDER 18

La dispensa realizzata dalla Scuola di Pallavolo Anderlini raccoglie i modelli tecnici di ogni fondamentale su cui si lavora quotidianamente in palestra. Ci siamo sempre aggiornati,  confrontandoci con diverse realtà del territorio italiano e non solo, cambiando talvolta idee, crescendo per stare al passo con l’evoluzione fisica e tecnica che negli ultimi vent’anni la pallavolo femminile ha vissuto. Vi è una precocità di alcune tecniche, come in ricezione (bagher laterale) e difesa   acrobatica) indispensabile già nella fascia d’età di Under 13 e Under 14; una specializzazione,  inoltre, importante del ruolo del palleggiatore e del centrale, con alcune accortezze. Vengono  considerate le transizioni che avvengono prima e dopo il fondamentale eseguito. Questa raccolta è indirizzata a tutti gli allenatori che lavorano nel settore femminile dall’Under 13 all’Under 18. All’interno della nostra società, ci poniamo come obiettivo la creazione di una scuola comune, con un filo conduttore tra le squadre, accompagnando nella crescita le ragazze dall’Under 13 fino alla fine del percorso giovanile.

 

La dispensa è multimediale, contiene testi, spiegazioni e video tecnici.

 

Di Davide Zaccherini
In collaborazione con lo staff tecnico della Scuola di Pallavolo Anderlini

Anteprima dei contenuti

Il palleggio

Il palleggio è una tecnica di base, il primo fondamentale da insegnare nel processo didattico motorio.
Un gesto semplice a prima vista, ma in realtà con grandi limiti nella sua specializzazione nell’alto livello, fortemente legato al talento innato. Consiste in un tocco di palla al di sopra della fronte con le mani aperte in flessione dorsale del polso. Il palleggio sarà il gesto tecnico utilizzato come secondo tocco, adatto per passare la palla all’attaccante. Il suo impiego lo ritroviamo anche in situazioni di appoggio di freeball, in difesa e in ricezione con caratteristiche diverse rispetto al palleggio d’alzata.

 

Il talento

Tutte possono palleggiare, in poche possono diventare alzatori. Dall’Under 11 e Under 12 si  cominciano  a riconoscere le caratteristiche adatte ad un percorso specifico. Dall’Under 13 comincia la  specializzazione. In base al numero degli alzatori individuati e le loro caratteristiche vi è un passaggio da un modello di gioco con l’alzatore a giro posizionato in Posto 3 o con il cambio d’ala, ad un sistema con doppio o palleggiatore unico.

 

In Under 13 e Under 14 vengono individuati dai 2 ai 4 alzatori

  • Vengono allenati in tutti i fondamentali, compreso la ricezione e l’attacco
  • Cominceranno un percorso specializzato sull’alzata rispetto al resto del gruppo
  • Inserimento iniziale delle fasi di attacco a tre (1, 6 e 5)
  • Trovare la soluzione migliore per il proprio gruppo squadra in base alle qualità
  • Con alzatori abili nella tecnica d’attacco privilegiare un sistema 6-2

Le caratteristiche e qualità di un ricevitore

Quali sono le qualità che si possono riscontrare già nelle fasce d’età più giovani, riconducibili alla specializzazione nel ruolo dell’attaccante-ricevitore?

Arti inferiori:

  • Rapidità di spostamento, data dalla spinta dell’avampiede muovendoli in rapida successione, senza incrociare gli appoggi (i talloni saranno leggermente sollevati durante lo spostamento)
  • La velocità dello stiffness, facilmente valutabile, è una delle qualità primarie che un ricevitore deve possedere
  • Flessibilità attiva tibio-tarsica (chiusura dell’angolo della caviglia) per ottenere posizioni basse anche in affondo, senza andare a precludere l’equilibrio, con successiva fase di spinta verso l’obiettivo senza aprire completamente gli angoli articolari
  • Gamba forte a livello del quadricipite per il mantenimento delle posizioni basse nel movimento, sul colpo e dopo l’uscita dalla posizione di ricezione

Qualità del piano di rimbalzo

  • Capacità di anteporre le spalle senza elevarle (le spalle alte riducono la mobilità e quindi la possibilità di spinta)
  • Le spalle alte garantiscono precisione nelle situazioni vicino a rete, richiedenti una forte azione di spinta da parte delle gambe
  • L’atteggiamento extraruotato e disteso delle braccia determinano l’ampiezza della superficie
    di contatto con la palla e la sua solidità con un’uscita veloce della palla dal contatto, importante
    presupposto della precisione (ottenuto con la sincronia delle spinte date dal piano di rimbalzo
    e dagli arti inferiori)
  • Non tutti i giocatori riescono a tenere a contatto i gomiti tra loro, ma il tentativo nel farlo risulta una giusta correzione tecnica

Il muro è il primo ostacolo per l’attacco dell’avversario, ma l’ultimo ad essere insegnato.

Il muro è un fondamentale insegnato spesso troppo tardi.
Dall’Under 12 si cominciano a introdurre:

  • Traslocazioni laterali
  • Impostazione del piano di rimbalzo
  • Entrata sulla rete del muro
  • Recuperi di rincorsa da Posto 4 e 2

Obiettivi del muro

  • Permette di realizzare punti diretti
  • Favorisce il lavoro della difesa dandone importanti riferimenti e riducendone l’aria di intervento
  • Provoca l’errore d’attacco avversario chiudendo i colpi forti
  • Riduce l’area di campo da difendere (Sistema)

Quando si va via?

Situazioni in cui gli avversari non riescono a creare un’azione d’attacco; alzate di rigiocata  particolarmente staccate da rete o uscenti dall’asta; nei livelli minori anche sugli attaccanti di II linea

Caratteristiche

Oltre alle qualità di muro fondamentali per questo ruolo, dovrà possedere determinate caratteristiche relative all’attacco:

  • Capacità di variare efficacemente la direzione di colpo indipendentemente dalla posizione del corpo sullo stacco
  • Anticipo e velocità esecutiva del colpo
  • Rapidità nei recuperi di rincorsa nelle varie situazioni soprattutto discese dal muro
  • Duttilità dei corridoi di rincorsa, andando ad attaccare da posizioni diverse, calando gli appoggi di rincorsa, ma sempre in stretto rapporto con il palleggiatore

La rincorsa

Partenza con spalla che cade sul sx in avanzamento che si ripeteall’altezza della linea dei 3 metri. Fondamentale per questo ruolo risulta lo stacco finale, dove i piedi guarderanno la provenienza della palla con ampia apertura del bacino che va ad accogliere l’alzata, ovunque sia la provenienza di rincorsa. L’anticipo di questi ultimi due appoggi e del loro stacco da terra viene caratterizzato da una spinta di piedi più rapida con un caricamento di gambe meno accentuate (velocità di stiffness). Sui piedi in stacco, le braccia sono già alte avanti al corpo che preparano il caricamento della spalla. Lo stacco risulterà verticalizzato, mantenendo una corretta distanza da rete (adattare il punto di salto a
quello d’attacco).

L’apertura della spalla e colpo

Nella specializzazione del centrale viene richiestaun’apertura della spalla con il gomito in una posizione più alta (altezza dell’orecchio). Esso consentirà un anticipo maggiore del colpo con la mano alta che va a fasciare il Pallone, orientato verso la zona desiderata. La velocità della palla viene data dal movimento rapido avambraccio – polso.

Prima della battuta è necessario predisporre una routine che aiuti a pensare al gesto tecnico che
si andrà ad eseguire (palleggiare a due mani la palla a terra).

Battura da sotto (Under 11-13)

  • Prepararsi con il piede sinistro in avanzamento rispetto al destro
  • Compiere due appoggi (dx-sx)
  • La palla viene colpita al termine dell’appoggio sinistro con il braccio disteso caricato dietro vicino al corpo
  • La palla viene colpita a mano chiusa con un movimento da dietro-avanti con il braccio che rimane disteso, orientato verso la zona ricercata
  • Durante l’intera esecuzione le spalle rimangono in avanzamento per far sì che la traiettoria del servizio rimanga stabile e tesa rispetto la rete

Battura float piedi a terra

  • Piede sinistro avanti in preparazione
  • Palla sulla mano debole con braccio semi flesso, davanti al braccio forte, all’ altezza dello stomaco
  • Braccio forte già caricato con avambraccio flesso, gomito sopra l’altezza dell‘orecchio, polso rigido, dita vicine e in tensione
  • Busto a 45° rispetto alla rete
  • Piede del braccio forte angolato anch’esso a 45°; piede debole con la punta verso la rete; peso del corpo sulla gamba dietro

La difesa viene suddivisa in base al tocco dell’avversario:

  • Appoggio su freeball
  • Difesa su attacco potente
  • Intervento su palloni di movimento

Per rendere inoltre ottimali gli interventi, bisogna creare un vero e proprio
Sistema di difesa correlato al muro

  • Gestione conflitti regolamentando le competenze
  • Timing di spostamento
  • Posizione ottimale in campo
  • Postura ottimale

Bagher d’appoggio

  • Quando non vi è un colpo d’attacco da parte dell’avverario
  • Si crea quindi una situazione da risolvere con facilità
  • È la prima situazione di difesa da insegnare già dall’Under 11
  • L’obiettivo per il difensore è di tenere la palla assolutamente nel Sistema di gioco